17•18 Settembre 2024, Acquario Romano, Roma

Un festival, tre ragioni, un unico obiettivo: Capire a che punto è la transizione verso la mobilità sostenibile in Italia.

Un festival, tre ragioni, un unico obiettivo: Capire a che punto è la transizione verso la mobilità sostenibile in Italia.

Perché un Festival della Mobilità Sostenibile?

Semplicemente perché di mobilità sostenibile oggi in Italia se ne parla tanto – non c’è dubbio – ma troppo spesso in maniera frammentaria e non di rado meramente teorica,  citando insistentemente gli obiettivi stabiliti dagli Accordi di Parigi, del Green Deal europeo e dell’Agenda ONU 2030, i piani di investimento e le strategie necessarie a traguardare gli impegni presi, ma senza mai fare davvero il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica sul piano dei trasporti di persone e merci nel nostro Paese.

In Italia il trasporto stradale contribuisce alle emissioni totali di gas serra per il 23% (di cui il 60% circa attribuibile alle autovetture), alle emissioni di ossidi di azoto per circa il 50% e alle emissioni di particolato per circa il 13% (Fonte: Ispra, 2017). 

Dal 2017 è obbligatorio per le città sopra i 100mila abitanti adottare i Piani Urbani di Mobilità Sostenibile (Pums), introdotti con una legge del 2000.

Un Pums deve proporre il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso la definizione di azioni orientate a migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema della mobilità e la sua integrazione con l’assetto e gli sviluppi urbanistici e territoriali.

Secondo la definizione riportata nella strategia europea in materia di sviluppo sostenibile approvata nel 2006 dal Consiglio Europeo, obiettivo della mobilità sostenibile è garantire che i sistemi di trasporto corrispondano ai bisogni economici, sociali e ambientali della società, minimizzandone contemporaneamente le ripercussioni negative sull’economia, la società e l’ambiente. 

3 le ragioni fondamentali per cui nasce ECO:

1. Analizzare lo stato di fatto
2. Creare un importante momento di dialogo e confronto
3. Divulgare cultura sul tema

A che punto è la transizione verso una mobilità sostenibile in Italia?

Per soddisfare questo interrogativo, nel corso dell’evento verranno organizzati dei dibattiti attorno a tre questioni cruciali: infrastrutture, mobilità, logistica. 

I fili conduttori ovviamente saranno la sostenibilità e la resilienza che  devono necessariamente condurre al benessere delle persone e alla  competitività delle imprese, nel rispetto dell’ambiente.

La chiave di volta che è stata individuata in tal senso è l’intermodalità, ovvero l’elemento che può interpolare i vari tipi di trasporto creando sinergie virtuose ed ecosostenibili oltre che valore economico e infrastrutturale.

Far parlare tra loro i microcosmi che compongono l’universo della mobilità sostenibile.

Provare a stilare una sintesi delle varie istanze, gettando le basi per un’interlocuzione che in futuro si mantenga costante e coordinata: 

La centralità delle amministrazioni comunali su questo tema è evidente, per questo motivo la collaborazione di Anci alla realizzazione di questo Festival è strategica.

Riunire attorno a un tavolo tutti i player del settore.

La mobilità sostenibile, com’è evidente, non è un concetto astratto o un principio teorico  (basti pensare che nel nostro Paese ogni giorno si spostano 8 milioni di persone per 100 milioni di km)  e pertanto, per poter essere pienamente realizzata nei tempi previsti dall’Agenda 2030, ha bisogno di un humus culturale nel quale è la consapevolezza delle persone a rendere la transizione sempre più concreta, più rapida, più efficace. 

Riunire attorno a un tavolo tutti i player del settore; dare una forma sistemica all’interlocuzione; estrapolare numeri, dati, progetti per capire a che punto è la transizione e divulgarne punti di forza e criticità è un modo per parlare e ragionare, con elementi “solidi”, sull’argomento dandogli eco mediatica e penetrazione anche verso il grande pubblico.

Il primo evento a carattere nazionale che punta ad analizzare e sviscerare il tema della mobilità sostenibile in tutte le sue declinazioni: mezzi, infrastrutture, servizi, progetti, cantieri, innovazione, tecnologia, cultura, impegno sociale.

Macro temi

PNRR (risorse)

Logistica/intermodalità dei trasporti (infrastrutture)

Mobility As a Service (servizi)

Sostenibilità a 2 e 4 ruote (veicoli)

Obiettivi 

1

Promuovere il dialogo e il confronto tra le aziende private, le istituzioni e la pubblica amministrazione sulla necessità di accelerare, mediante impegni concreti e progetti cantierabili, il processo di transizione verso la mobilità sostenibile e gli obiettivi di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni di Co2 previsti dall’Agenda 2030. 

2

Valorizzare l’impegno che aziende ed enti locali stanno profondendo rispetto alla sostenibilità dei trasporti, delle infrastrutture di comunicazione e dei servizi connessi.

3

Individuare le best practices già in atto e le potenziali ricadute della mobilità sostenibile su ambiente, turismo, salute, economia, benessere della persona. 

4

Sensibilizzare opinione pubblica e media sulla diffusione della cultura della mobilità sostenibile.